Il tecnico non si è nascosto: “Non abbiamo raccolto nulla”. Il Torino di Giampaolo non esce dalla crisi e contro il Sassuolo deve dare segnali di vita
Non ha chiesto incondizionata fiducia ai tifosi del suo Torino, Marco Giampaolo. E per questo gli va garantita una menzione d’onestà. Sa, il tecnico, che la piazza granata è preoccupata. E non si nasconde, se non altro perché il numero ‘0’ alla voce ‘punti in classifica’ è una ben misera barriera. Contro il Sassuolo, però, deve contribuire anche lui a muovere le acque melmose dell’ultimo posto, mefitiche per una squadra depotenziata dai risultati e avvolta da un alone di distaccata inquietudine. Il tecnico, in conferenza stampa, ha rivolto un messaggio ai sostenitori, con sognante realismo: “Comprendo le preoccupazioni. Speriamo che le sofferenze di adesso possano trasformarsi in soddisfazione”. Speranza che dipende dal lavoro, dall’applicazione da parte del gruppo di quel metodo che il mister di Giulianova pone come dogma da un’intera carriera. Ma che fin qui la squadra ha introiettato poco.
Il tempo e il sacrificio: ma i tifosi non hanno già sofferto abbastanza?
Ecco perché il tempo torna sempre. Sarà suo giudice, dice bene il tecnico. Che a Reggio Emilia non rischia la panchina, ma dopo il Crotone (l’8 novembre, prima della sosta) dovrà affrontare Cairo e Vagnati in un confronto che – senza un adeguato bottino – potrebbe pure essergli fatale.
“Tutti i percorsi di rivoluzione sono fatti di sacrificio e sofferenze”, ha detto poi Giampaolo. Ma in questi mesi la piazza granata ne ha vissute troppe, di sofferenze. Nella massima quasi guevarista, comunque, c’è di nuovo l’obiettività di un allenatore consapevole delle difficoltà che sta vivendo. Lui fin qui non ha ritrovato nei suoi ragazzi – se non a (ridottissimi) sprazzi – la via per venirne a capo. E questa è invece una nota di demerito.
Ci sta provando al Filadelfia, giorno dopo giorno. Quello di stasera a Reggio Emilia sarà un test probante (forse troppo, per questo Toro) per osservare eventuali progressi. Intanto il tecnico non ha fatto promesse, comprende i timori dei tifosi e spera nei punti. Quelli, alla fine, potranno salvare lui e la squadra. Senza, il distacco dall’ambiente non potrà che peggiorare. Con buona pace dell’idea di calcio che i granata ancora inseguono.

Ma la foto lo ritre mentre stava esercitando la mansione di spaventapasseri?
🤣🤣🤣🤣
Mi correggo mas,
a guardarlo meglio pare uno che sta liberando l’aia riportando le galline nel pollaio.
Che poi è un pò quello che ha fatto finora a bordo campo.
Il Toro di Mazzarri che in quanto a spettacolo era la squadra più arida del campionato 2018-19 riuscì a giocare la partita più bella a Marassi contro la Samp vincendo 4 a 1 e non a caso l’allenatore dei Blucerchiati quell’anno era Marco Giampaolo… E proprio in quell’occasione il nostro… Leggi il resto »
🤣🤣🤣
se non fosse tragica si dovrebbe ridere in effetti… siamo ben messi va!!!
Il colmo fu basellina in marcatura stretta, a tutto campo, su Torreira.
Se ci pensi….
Stasera il maestro prendera’ una lezione all’universita’ del calcio,poi e’ meglio che si dediche alla didattica da remoto.