Calciomercato Torino / Diritto di riscatto e ingaggio diviso con il Milan: il piano del Toro per arrivare a Caldara
ServirĂ innanzitutto una cessione, per dare l’assalto all’erede di Nicolas Nkoulou. Intanto, però, il Torino sta preparando il terreno. Da giorni si sono intensificati i contatti tra il club e l’entourage di Mattia Caldara, difensore centrale classe 1994 di proprietĂ del Milan. La trattativa si sta imbastendo, ma per portarla avanti servono i giusti incastri. Innanzitutto, i granata sono al lavoro per piazzare Lyanco, il principale indiziato all’addio, nel reparto. E’ concreta la pista che porta al Betis Siviglia, ma l’accelerata ancora non c’è, anche perchĂ© il brasiliano è alle prese con qualche acciacco.
Torino al lavoro: formula ‘alla Pjaca’?
Poi, con il Milan, servirĂ trovare una quadra per la formula sulla quale imbastire il dialogo. Cairo e Vagnati hanno in mente un’operazione del tutto simile a quella portata a termine per Marko Pjaca: prestito con diritto di riscatto a cifre contenute e percentuale sull’ingaggio pagata dal club proprietario del cartellino. I rossoneri non hanno chiuso a priori a quest’ipotesi.
Quanto guadagna Caldara al Milan
Se ne sta parlando in questi giorni. Ma difficilmente gli odierni margini di manovra muteranno: il Toro non può permettersi di pagare per intero lo stipendio da 2,2 milioni di Caldara (ben oneroso), nĂ© vuole rischiare di prendere a titolo definitivo un calciatore che nell’ultima stagione – in prestito all’Atalanta – ha raccolto appena nove presenze, per un totale di centotrentadue minuti in campo. Questione di incastri e formule: tra meccanica e chimica, Caldara può diventare, da idea, un obiettivo.

Vade retro Caldara.
Prima cosa perchĂ© per sostituire uno giĂ uscito, n’koulou, c’è bisogno di un altra cessione in difesa? Secondo perchĂ© caldara? E qui mi vengono in mente tre cose, la prima perchĂ© gratis, la seconda perchĂ© gli si vuole pagare lo stipendio coi soldi che prendeva n’koulou piĂą quelli che prende… Leggi il resto »
pjaca, caldara, niang, li prendiamo tutti così… giocatori che da giovani parevano campioncini, che alla prima prova non hanno retto e che da noi vengono per la seconda, sperando vada bene… io sarei anche d’accordo ma il campo mi sa dica diverso…