La testimonianza di Barbara Valle, tifosa granata presente sabato con la figlia di 12 anni e il marito in Curva Primavera: ha scelto per la sua sicurezza di lasciare lo stadio
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Barbara Valle, tifosa granata che sabato era con la figlia in Curva Primavera, pronta ad assistere alla sfida tra Torino e Inter. Suo malgrado si è trovata costretta a lasciare lo stadio a gara in corso, dopo quanto accaduto per la presenza in quel settore di tifosi nerazzurri.
Curva Primavera: cosa è accaduto in Torino-Inter
Sabato sera mi trovavo allo stadio con la mia famiglia come tante altre volte, ci siamo ritrovati in curva con un sacco di interisti e la cosa già mi preoccupava. Dopo una decina di minuti ho capito che la cosa si faceva pericolosa e ho fatto in tempo a prendere mia figlia di 12 anni e scappare verso la fine del secondo anello perché era partita una carica assurda, erano anni che non vedevo una situazione così. Su abbiamo ancora scavalcato un muro e praticamente eravamo quasi al terzo anello, ho visto tifosi granata e interisti pestarsi e non le dico il terrore di mia figlia e credo che non vorrà più venire allo stadio. Dopo 20 minuti ho visto che non c’era più lo stimolo di rimanere, mia figlia terrorizzata e in lacrime e una tensione che si tagliava col coltello,e siamo uscite seguite da mio marito. Ora io le dico, io amo il Toro ma la società non può permettersi di metterci in pericolo ogni volta con tifosi di altre opposizioni, ho sopportato i napoletani entrati con bastoni e incappucciati, ho sopportato i gobbi infiltrati in curva, ma questa di sabato sera ha superato tutto. Sono entrati interisti con coltelli e bastoni e quando noi entriamo allo stadio persino il panino di mia figlia controllano. Io non ci sto più, è ora che queste cose non passino più sottobanco. Questa società ha finito il suo corso quando ha deciso che la sicurezza delle famiglie viene compromessa.
