Calciomercato Torino / Vagnati mette in chiaro i piani per le trattative: spendere poco e bene, agire in fretta. Il ds pianifica il futuro
Veloce e parsimonioso. Davide Vagnati non ha utilizzato a sproposito questi due aggettivi per spiegare il calciomercato che attende il Torino. Una premessa, prima di addentrarsi nei meandri della strategia, è doverosa: inevitabilmente chiunque rappresenti i granata parla dei piani futuri (pur senza sbilanciarsi) partendo dal presupposto che il Toro riuscirà a mantenere la categoria. Cura dell’immagine pubblica del club e contemporaneamente sprone su chi in campo la salvezza dovrà conquistarla prima di agosto: c’è anche questo, alla base delle uscite del nuovo ds, che i salvagenti per la B li ha in un cassetto al momento blindato.
“Il momento del fare”: così Vagnati è cauto sul mercato
“Questo è il momento del fare”, per la rosa. Vagnati osserva e programma. Al di là della cautela mostrata nell’intervista rilasciata a Sky, il dirigente è attivo fin dal primo giorno di insediamento: ha conosciuto e parlato con i calciatori e il tecnico Moreno Longo, ma ha anche riempito il quaderno degli obiettivi, dando seguito al progetto Bonaventura e mantenendo contatti per possibili puntelli (Chancellor, ad esempio)
D’altronde il tempo, terminato il campionato, sarà poco. La sessione inizierà il 1° settembre e terminerà il 5 ottobre: un mese invece dei consueti due, peraltro in larga parte da vivere (probabilmente) a Serie A iniziata, se si perseguirà l’ipotesi del 12 settembre come nuova data per il calcio d’inizio.
L’aspetto economico: trattative low cost in vista
“L’aspetto economico sarà determinante”, ha poi affermato Vagnati. Il denaro, oltre le clessidre. Perché le trattative andranno al risparmio, per tutti. “Da buon genovese dico che sarà un mercato parsimonioso”. Tradotto: le entrate saranno low cost – esempio? Bonaventura, al di là dell’ingaggio, sarebbe un’operazione vantaggiosissima proprio perché farebbe risparmiare sui costi del cartellino – ma il discorso varrà anche per le cessioni.
Per vendere bene servirà sudare. E certe offerte, che in passato forse si potevano rifiutare, ora andranno prese forzatamente in considerazione (leggasi anche: attenzione a Belotti, per il quale non ci sono proposte ma tanti interessamenti).
Eccola, la strategia di via Arcivescovado. Tutto è però subordinato alla premessa di cui sopra: perdere la Serie A non è contemplabile.

Vai gobbi maledetti, niente coppa 😂😂, tanto tristi e delusi con monociglio che cerca di consolarli, ma che peccato 😂
Maledetti gobbi che cuxo incredibile
“Veloce e low cost”.
Direi slogan azzeccato per zoccöle e cairese che qualche affare in comune lo hanno senz’altro.
di solito quando uno è così sicuro delle cose, è perchè ha grande esperienza in merito