Le parole di Paolo Vanoli alla vigilia di Torino-Cagliari, sfida che andrà in scena nell’anticipo del venerdì sera

Vigilia di campionato per il Torino: a presentare la sfida contro il Cagliari dell’ex Nicola è Paolo Vanoli. Ecco le sue parole, a partire da quelle a Torino Channel: “La squadra arriva bene, abbiamo dovuto recuperare un giorno in più visto che a Firenze abbiamo giocato in 10, ritroviamo gli squalificati, per Sosa si trattava solo di una tacchettata, non ci saranno Ilic e Vojvoda. Tutte le partite per noi sono importanti, dobbiamo raggiungere i punti necessari per guardare avanti, ci stiamo abituando a farlo, la mentalità è quella giusta”. Sarà una sfida contro un ex: “All’andata abbiamo espresso un ottimo calcio e fatto un’ottima partita, loro sono in crescita, hanno cambiato modulo e hanno espresso un calcio migliore. Loro in questi anni sono stati abituati a lottare per il punto e si vede, è una squadra forte fisicamente e sappiamo che la loro forza in certe situazioni, tipo palle inattive, è tanta. Hanno giocatori che con cattiveria vanno a cercare la palla dentro l’area. Il Cagliari è in salute ma noi dobbiamo guardare il nostro percorso”.

La conferenza stampa

Cosa è cambiato rispetto all’andata?

“Non guardo i numeri ma guardo i miei giocatori, le statistiche servono per vedere cosa mi serve per migliorarmi, è anche vero che da quando manca Duvan abbiamo avuto difficoltà nel creare occasioni e poi è mancata lucidità per concretizzare”.

Meglio non andare tanto per il sottile e non pensare alla prestazione, ma ai punti?

“Non penso, la prestazione deve essere al primo posto, poi ci sono le sfide con chi vai ad affrontare, devi sapere battagliare con una squadra come il Cagliari, se manca la prestazione alla lunga puoi solo che peggiorare. Sappiamo pregi e difetti della squadra, sotto l’aspetto dello scontro e della prestanza, nei duelli, la prestazione diventerà determinante”.

Con Parma e Juve c’è stata la prestazione, a Firenze è stata un’altra versione del Toro: qual è la tua preferita?

“Sono state tutte partite gestite bene, a Firenze siamo stati in 10 un’ora, come siamo stati lucidi e abbiamo gestito bene questa ora di gioco, è stata una soddisfazione per me perché quando avevo visto che la squadra era lucida ho potuto rischiare con Njie e Karamoh lasciando in campo Adams. I ragazzi stanno capendo come gestire le due fasi, dobbiamo essere più cinici”.

Vlasic parla di compattezza della squadra: che effetto ti fa sentirlo da un tuo giocatore?

“Una grandissima soddisfazione, voglio ottenere questa unità ed è un messaggio per i nostri tifosi, in casa i tifosi sono il dodicesimo uomo ma toccava a noi far vedere di essere una squadra, c’era da far capire che possiamo battagliare, c’è tanto da lavorare“.

Può esserci la possibilità per Walu o più per Pedersen come terzino?

“Pedersen aveva avuto un problema fisico prima della Fiorentina e per questo non l’ho utilizzato dall’inizio, io penso che Pedersen possa farlo bene, viene da una difesa a 4, ci potrebbe essere una possibilità per Walukiewicz, bisogna vedere anche gli avversari”.

Sul mercato…

“Ti stoppo subito. I nuovi quando arriveranno ci sarà conferenza: non commento nemmeno le parole del presidente, è inutile perdere tempo. Questa gara è fondamentale per noi, non posso perdermi in chiacchiere. Hanno parlato presidente e direttore, oggi sono concentrato sul campo”

Hai sempre utilizzato tutti i giocatori a disposizione: Sanabria, viste le voci di mercato, rientrerà nelle rotazioni?

“Sanabria è un giocatore del Toro, è lo stesso discorso fatto per Tameze quando si chiacchierava di mercato. Io ho detto un mese fa di aver bisogno del sostituto di Zapata perché si è fatto male, per il resto siamo concentrati sul Cagliari e spero che Tonny domani possa risolverci una partita”.

Adams e Sanabria in questo sistema sono più sacrificati

“Adams ha fatto una grande prestazione, le prestazioni vanno viste in funzione di quello che succede, in 10 ha tenuto il reparto alto, ha difeso la palla, sta capendo anche certe cose, a Firenze ma non solo lì ha fatto una grandissima partita. Cambiando sistema di gioco, se dovesse giocare Vlasic puoi costruire col 4-3-3, non penso che Adams abbia grossi problemi. Lui e Tonny con una punta di riferimento si possa esprimere meglio, l’inizio con Duvan li ha fatti esprimere meglio. Il mio lavoro è di mentalità per mettere in campo giocatori di qualità ma devono loro capire che serve anche la fase difensiva e aiutare la squadra, è un processo che va affrontato. Ho avuto lo stimolo e la voglia di giocare in maniera più offensiva ma serve equilibrio”.

In casa i risultati non sono arrivati: è un bivio questa partita?

“Il bivio non è nelle prestazioni, contro la Fiorentina qui avevamo perso e poi abbiamo fatto un punto, contro la Juve abbiamo fatto un punto, col Cagliari abbiamo fatto zero punti all’andata. In casa alle volte non hai pazienza e serenità, il pubblico spinge affinché tu chiuda la partita e serve usare la testa”.

Karamoh potrebbe fare l’esterno in un centrocampo a cinque o no?

“Ho avuto la fortuna di stare in grandi club, come all’Inter con Conte, e abbiamo avuto lì Perisic che il primo anno ci abbiamo creduto per quel ruolo ma lui no, ed è andato al Bayern. Andando lì ha vinto ed è tornato con mentalità, diventando uno dei più forti In quel ruolo. Poi Politano: all’Inter gli avevamo fatto fare la seconda punta, vinci a Napoli uno scudetto e cambia la tua mentalità, Politano tante volte viene a difendere basso ed è quello che fa avere equilibrio al Napoli. A volte è la mentalità ed è quello che deve cambiare. Vlasic potrebbe fare più di un ruolo, è sbagliato dire dove si trova meglio, bisogna conoscere gli spazi ed essere al servizio della squadra. Karamoh ha fatto la seconda punta, ora fa un altro ruolo ma io punto tanto sul cambio mentale, sulla fame e sulla voglia. Quante volte sento dire ‘Giocherei anche in porta’, poi però quando giocano male non lo dicono, dicono ‘Ero fuori posizione’. Ma come? Allora è un controsenso…Le grandi squadre hanno questo, il punto non è avere giocatori di qualità ma giocatori che abbiano quella mentalità e la mettano a servizio della squadra”.

Il discorso della qualità si può anche riferire a Ilic?

“Bisogna vedere cosa vuole fare da grande, in tutto questo. Lui dice di voler fare il calciatore, lo deve però dimostrare in campo e in allenamento. Quello che fai in campo è quello che hai fatto in allenamento, io non ho mai visto una squadra allenarsi piano e poi andare forte, se ti alleni piano e poi incontri chi va forte poi succede che o perdi o ti fai male”.

Di fronte ci sarà un allenatore sanguigno: cosa ci aspettiamo?

“Ha fatto delle salvezze incredibili, amici fuori e poi si lotta. Io sono sempre stato nella mia area…”

Paolo Vanoli,
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ultimo aggiornamento: 23-01-2025


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oldtg
oldtg
15 giorni fa

Il problema del Toro è che non vuole spendere e quando i soldi ci sono li spende male, si potrebbe fare una lunga lista di giocatori pagati troppo e che si sono rivelati delle schiappe.

bogaboga77
16 giorni fa

Se non vinci domani sono c.azzi
Il pareggio non basta

Max Master
Max Master
16 giorni fa

Ma dove vuoi andare con uno che pensa solo a vendere ed il peggiore ds della serie A? Cairo di soldi non ne mette e quelli che vengono dalle cessioni li spende male perchè si circonda di gente mediocre come Vagnati che è veramente incapace e nel calcio che conta… Leggi il resto »

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