Gioca poco più di un tempo e spreca (male) una delle poche occasioni del Torino: non è il miglior Belotti, ma Juric lo difende
Per metter su il racconto della prima da titolare di Andrea Belotti, dopo l’infortunio, non ci vogliono le pagine di un romanzo ma le righe di un lancio d’agenzia. Juric rilancia il Gallo dal primo minuto a tre giorni dall’ottimo spezzone giocato contro il Genoa. Nella sfida contro il Milan a San Siro fa la prima punta del 3-4-2-1. C’è – si legge il suo nome nella distinta e si riconosce la sua sagoma in campo – ma quasi non si vede. Non fosse per quel brutto errore, all’unico pallone giocato con potenziale di pericolosità: minuto cinquantaquattro, imbucata di Linetty, dovrebbe incrociare per mettere in difficoltà Tatarusanu, ma alla fine sbuccia solo il pallone, sprecando. Esce, chiede acqua, si adagia in panchina, con lo sguardo affranto di chi vorrebbe fare di più. Il fisico, però, non segue ancora il ritmo del cuore: la condizione è precaria e forse quelle voci sul (non) rinnovo di contratto gli tolgono la lucidità.
Juric spiega: “Di lui si parla troppo…”
Il ritorno atteso, è diventato un passo indietro rispetto alle ultime partite, nelle quali era entrato dalla panchina ma aveva dato qualcosa in più al Toro. Belotti, in ogni caso, si è preso il pieno sostegno di Juric, a fine partita: “Di lui si parla troppo. Firma, non firma: dobbiamo lasciarlo tranquillo. E’ splendido il suo approccio agli allenamenti: sta lavorando bene e sono convinto che farà una grande stagione”. Il tecnico, fin qui, si è sempre coccolato il capitano. Juric è ben conscio che a fine stagione è probabile l’addio, ma sa anche che, alla lunga, quest’anno potranno fargli comodo i gol del Gallo.
Belotti, il caso del contratto pesa
Ma più di ogni altra cosa sa che il caso Belotti è una minaccia per la stabilità dell’ambiente, che faticosamente il croato sta cercando di risollevare dopo due anni di depressione. Per questo, prima della partita, ha voluto mettere a tacere ogni voce sulla possibile cessione nel mercato di gennaio; per questo, dopo la sconfitta contro il Milan, ha chiesto di “pensare al bene del Toro” e di lasciare in pace il Gallo, che al Filadelfia sta cercando di ritrovare la miglior condizione. Non è facile, perché oltre alle gambe anche la testa è affaticata da qualche peso di troppo.

Ma lasciamolo in pace.
Lui in passato ha dimostrato di saper fare gol anche in situazioni difficili come con Mazzarri dove andava a prendersi la palla a centrocampo.
Spero vivamente che si riprenda perché dopo di lui c’è il vuoto, ah no scusate c’è Zaza
Mesi e mesi di pressioni, fuori forma sbaglia mezzo gol e nuovamente è bastonato. Sanabria ancora ieri spreca l’ennesima occasione d’oro, anche perché insieme a lui è entrato anche praet alzando notevolmente la qualità della trequarti e viene osannato. Avesse messo in porta neanche la metà delle occasioni gol avute… Leggi il resto »
sanabria non viene osannato si fa spesso solo una questione di caratteristiche molto differenti dei due giocatori stop.-. tecnicamente sanabria è sopra al gallo di parecchio e nel gioco di juric a mio avviso conta molto…. belotti almeno per quantlo ne sapevamo è piu realizzatore …. ma nel gioco di… Leggi il resto »
Che sanabria si muova bene é fuori dubbio, ma c’è pure dall’inizio, da quando è arrivato Juric, il Gallo prima nazionale e poi infortunio si è potuto integrare poco negli schemi. Due situazioni completamente diverse, ricordo sanabria l’anno scorso dopo le prime ottime partite era un oggetto misterioso che non… Leggi il resto »
Infatti come dissi prima della partita non doveva partire titolare ma subentrare nell ultima mezz’ora se proprio voleva testarlo .