Secondo quanto riportato, la celebre azienda austriaca avrebbe intavolato una trattativa per l’acquisto del Torino
Stando a quanto riferito da La Stampa, nelle ultime settimane Cairo avrebbe incontrato alcuni emissari della Red Bull per discutere di una possibile cessione della societĂ , ma quanto c’è di vero?
Il punto sugli incontri
Facciamo un passo indietro: da quest’estate l’azienda austriaca è entrata a far parte del club come official energy drink partner della squadra. Sin dall’ufficializzazione dell’accordo, però, in molti hanno pensato a una possibile centralitĂ sempre maggiore, con la conseguente suggestione quasi utopica di un passaggio di proprietĂ – come accaduto con i club di Lipsia, Salisburgo e non solo. La Stampa è tornata su questa suggestione, ponendola su delle basi di veritĂ . Due indizi sono una coincidenza, tre fanno una prova: in questo caso ce ne sono diversi che possono far pensare che effettivamente ci sia qualcosa sotto, e che la cessione da parte di Cairo non sia solamente frutto dell’immaginazione dei tifosi.
Gli indizi
Tutto parte dalla questione stadio: nella giornata di oggi il presidente granata presenzierĂ un incontro al municipio di Torino che vede come ordine del giorno l’Olimpico Grande Torino. La concessione dello stadio scade nel 2025 e il comune sarebbe anche pronto a cederlo, ma Cairo deve decidere cosa fare. A quanto pare, della questione stadio si sarebbe parlato anche negli incontri con gli emissari della Red Bull; l’obiettivo dell’azienda, infatti, sarebbe eventualmente quello di possedere uno stadio di proprietĂ soddisfacendo le richieste del comune. Ma non solo. Un altro elemento sospetto riguarda il fatto che lo stesso Cairo avrebbe iniziato a trattare il ritiro delle fideiussioni che sono aperte per il Torino.
Le parole sul rinnovo di Vagnati
A far percepire che qualcosa di fondato potrebbe esserci sono anche state le parole di Cairo nel post partita contro il Como riguardo il futuro del direttore tecnico Vagnati. Il presidente è rimasto un po’ vago parlando del rinnovo di contratto del dt, quando invece sei mesi fa dava per certo il prolungamento. Questo fa pensare che in un momento delicato come quello attuale Cairo non voglia prendere posizione riguardo a contratti importanti, rimandando di fatto le proprie decisioni. A questo si potrebbe collegare anche l’inaspettata cessione di Bellanova, spinta possibilmente dal presidente per migliorare il bilancio agli occhi degli esponenti della Red Bull.
La contestazione può pesare
Ultimo, ma non meno importante, è il discorso legato alla contestazione nei confronti della societĂ e in particolare di Cairo, che va avanti da diversi anni ma che si è accentuata a partire dall’estate. Il presidente ha provato a tendere la mano dopo la sfida contro il Como, dimostrandosi disponibile a ricucire i rapporti, ma al momento ha trovato davanti a sĂ© un muro composto dalla maggioranza dei tifosi. Insomma, il possibile accordo Cairo-Red Bull per adesso è soltanto una suggestione, ma c’è sicuramente qualcosa di fondato alla base.
davvero difficile prevedere come possa finire una trattativa fra Red Bull ed uno dei massimi esperti mondiali di Bull Shit …
Da come scrivi, sembra che la controparte della Red Bull nella trattativa sia tu. Facilissimo quindi prevedere che finira’ in una nevicata color marrone.
che ricoprirà te ed il tuo fafioché numero uno dalla testa ai piedi, rendendo praticamente inutili i soccorsi, dato che siete fatti della stessa sostanza della nevicata
Nn vedo perchĂ© dovrebbe vendere, il ritorno economico è solo la punta dell’ iceberg, è il ritorno d’ immagine che ha avuto, incalcolabile, esponenziale.
cairetto, vende pubblicitĂ , e regala aria fritta, soprattutto a noi GRANATA.
Libera nos a malo !
E fu cosi’ che al Toro arrivo’ il Visconte Cobram