Il centrocampista macedone aveva segnato in tre delle sue prime quattro presenze: in granata non è mai rimasto così tanto senza gol
Eljif Elmas, arrivato a gennaio a Torino, sta vivendo il suo primo vero momento di flessione con la maglia granata. Dopo un impatto fulminante, con un gol all’esordio e un rendimento costante nelle successive uscite, il centrocampista macedone sta ora attraversando un periodo di digiuno realizzativo che dura da tre partite consecutive – il più lungo da quando è approdato sotto la Mole.
Il suo debutto in Serie A con il Toro è stato da sogno: gol immediato alla prima presenza, con una prestazione di grande personalità che aveva subito fatto intravedere il potenziale tecnico e tattico del giocatore. Nella partita successiva non è andato a segno, ma ha comunque mostrato vivacità. Poi è arrivata la sua fase più brillante: due gol in due partite consecutive, che avevano alimentato la sensazione di aver trovato un nuovo punto fermo del centrocampo offensivo granata.
Tre partite senza gol
Ora però, da tre gare, Elmas non trova la via del gol. Col Como è stato protagonista di grandi occasioni senza riuscire a segnare, senza reti anche nei match contro Udinese e Napoli. Un dato che salta all’occhio non tanto per la durata del digiuno, fisiologica in un centrocampista, quanto per il fatto che, finora, il suo rendimento era stato particolarmente incisivo in zona offensiva. Il suo apporto in termini di gioco resta importante, ma è evidente che l’ex Napoli sia in fase di lieve calo, anche complice una leggera flessione generale del Torino.
Vanoli vuole evitare il calo
Paolo Vanoli continua a puntare su di lui come elemento di raccordo tra mediana e attacco, ma non è escluso che, proprio contro il Venezia, il tecnico possa valutare un suo impiego più avanzato o addirittura a partita in corso, per ritrovare freschezza e incisività. La prossima sfida casalinga contro i lagunari potrebbe essere l’occasione ideale per interrompere il digiuno. Elmas ha già dimostrato di essere in grado di colpire quando meno te lo aspetti: per lui, tornare al gol significherebbe rilanciarsi.

Credo fosse sua ambizione andare oltre ” l’ obiettivo” decimo posto. Uno che vorrei fosse un perno del ns centrocampo se ne andrà salvo agognato cambio societario. Idiota vattene 👊🐷
Vorrei avere conferma del fatto che ci sia un progetto, poiché nonostante la fiducia nutrita nei confronti del grande presidente, al momento sarei un po’ disorientato,
sì sì,stai tranquillo e fidati,il progetto pluriventennale ti stupirà!!
“Dal punto di vista criminale, Giovanni Domenico Scimonelli (a volte ironicamente chiamato “Scimmionelli”) è stato un personaggio di spicco e fidato della rete mafiosa di Matteo Messina Denaro dove ha compiuto atti gravi e moralmente riprovevoli”
Eh, si sapeva in giro!
Più che di spicco direi coione.
Un cojone così avrebbe già le sembianze di un plinto in cemento armato