La presentazione dell’avversaria / Dopo la vittoria contro il Benevento la Fiorentina ha riaperto i giochi: l’Europa ora dista 6 lunghezze
Dopo le difficili settimane seguite alla scomparsa del Capitano Davide Astori, dopo le emozioni, le lacrime e gli applausi della sfida contro il Benevento, la Fiorentina si prepara alla trasferta sul campo del Torino. La prima senza l’uomo più rappresentativo, il punto di riferimento più importante per i Viola di Pioli. Una situazione da cui uscire non è semplice e domenica il gemellaggio storico tra le due società e le due tifoserie certamente contribuirà a ricordare ulteriormente Astori tributandogli il giusto saluto, ma in campo, purtroppo, c’è da fare i conti con una partita che per entrambe le formazioni non è da sottovalutare. Una partita nella quale Pioli dovrà fare i conti, come già contro il Benevento così in vista delle prossime, con un’assenza che non è solo umana ma anche tecnica. Ecco allora che, come già successo domenica scorsa, il tecnico Viola tornerà alla difesa a 4 e a quel 4-3-3 già utilizzato nella prima parte di stagione.
Davanti a Sportiello, verrà quasi sicuramente confermato Vitor Hugo, sostituto proprio di Astori che contro il Benevento ha omaggiato nel migliore dei modi il suo Capitano: segnando e regalando il successo alla Fiorentina tra coincidenze numeriche, lacrime e la commozione generale di un Franchi gremito come non mai. E proprio il brasiliano ha caricato l’ambiente viola ponendo la qualificazione all’Europa League come obiettivo della squadra: “Puntiamo alla qualificazione per onorare Davide”. Tra i giocatori simbolo della squadra di Pioli, poi, c’è anche il centrocampista Badelj, che proprio da Astori ha ereditato la fascia da capitano emozionando, nelle settimane passate, con il suo personale saluto al compagno e amico. Un giocatore fondamentale per la Fiorentina, in grado di costruire gioco e sostenere gli attaccanti ma anche di andare in supporto alla difesa risultando spesso indispensabile per la manovra della squadra. Un regista vero al quale Pioli affianca Benassi, l’ex più atteso dalla partita del Grande Torino che tra le fila Viola sembra aver trovato la sua giusta dimensione e ha già colpito la sua ex squadra nella partita di andata, e il giovane Veretout. Con 26 presenze e 2 reti a testa in stagione, i due centrocampisti stanno vivendo un campionato di ottimo livello ritagliandosi un ruolo da protagonisti nella mediana gigliata. Insieme a loro Pioli ha trovato un punto di forza anche nel giovane Gil Dias, portoghese abilissimo a muoversi tra le linee avversarie, dotato di ottima tecnica e asso nella manica del tecnico.
Ma se il centrocampo è certamente una delle armi in più di Pioli, capace di rimediare alla partenza di pedine importanti come Borja Valero esaltando i giovani e trovando il giusto equilibrio in mezzo al campo, l’attacco non è da meno. Il terzetto formato da Thereau, Simeone e Chiesa ha portato in dote 16 delle 36 reti messe a segno dalla Fiorentina e nonostante qualche difficoltà da parte dei primi due, autori di una stagione caratterizzata da alti e bassi importanti, si è spesso rivelato una vera e propria spina nel fianco per gli avversari. Discorso diverso, invece, per Chiesa. Giocatore duttile e capace di sfornare giocate spettacolari, ha pienamente convinto Pioli, confermando le aspettative nei suoi confronti e dimostrandosi spesso impeccabile davanti alla porta avversaria. Un giocatore che, a dispetto della giovane età, ha già fatto vedere di avere personalità, carattere e determinazione di un veterano. Nel complesso, la Fiorentina arriva da una stagione giocata probabilmente al di sotto delle aspettative: su 27 incontri disputati, i viola hanno ottenuto 10 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte che gli valgono il 9° posto in classifica a quota 38 punti, due lunghezze in più proprio dei granata. Un rendimento che al momento taglia fuori la formazione di Pioli, così anche quella granata, da i giochi per l’Europa. La Fiorentina, tuttavia, dista solo 6 lunghezze dal 7° posto e le motivazioni non mancano: la sfida contro il Toro di Mazzarri potrebbe diventare decisiva.
Chissà come mai in certi post non riesco a commentare?
Sarei contento se la viola andasse in LIG, però penso che il risultato potrebbe essere proprio quello descritto da Brauluis con le modalità e finalità che ha menzionato. Lo scopo della cairese, adesso, è semplicemente trascinarsi fino a fine campionato. Unica variabile: vediamo contro le squadre come il crotone o… Leggi il resto »
Sai che sforzo battere il nostro bue…
Un pó di pressing, qualche angolo o punizione ed il gioco è fatto.
Peró credo ci sia un biscottino da X, magari spettacolare x far felici quelli della cairese. Il mio abbonamento rimane nel cassetto
Brau Luis, sta a cà