Anche contro il Parma, Mazzarri gli ha preferito Ansaldi e Ola Aina dal primo minuto: fin qui, nel Torino, solo quattro spezzoni. Non sempre positivi
Trentuno minuti, ovvero il ritaglio di partita piĂą lungo che Diego Laxalt abbia conquistato in questo primo mese di Torino. A Parma, l’uruguagio è entrato nella ripresa, per rafforzare il 4-4-1 che era la risposta di Mazzarri all’inferioritĂ numerica causata dall’espulsione di Bremer per doppia ammonizione. Ma non è entrato bene. Tante corse – è stato il miglior sprinter dei granata -, ma pochi palloni decisivi sono passati dai suoi piedi. Il 93, piazzatosi all’estremo sinistro del centrocampo, è risultato spesso spaesato, poco nel vivo della manovra.
Laxalt fatica fin qui nel Torino
Una storia che si ripete, perchĂ© se si eccettuano i buoni minuti all’esordio contro l’Atalanta – sempre al “Tardini”, peraltro -, anche gli altri spezzoni contro Lecce e Sampdoria lo avevano visto poco incisivo. E’ anche per questo, forse, che Mazzarri gli sta costantemente preferendo i colleghi di reparto: De Silvestri-Aina, Aina-Ansaldi e De Silvestri-Ansaldi sono coppie di fascia che a WM danno maggiori garanzie.
Condizione e gerarchie: le motivazioni di Mazzarri
Laxalt sta trovando dunque qualche difficoltĂ ad imporsi. Il motivo? In primis la condizione fisica, che in un ruolo dispendioso come quello dello stantuffo richiede non solo buoni dati nella “corsa generale” (citando proprio il tecnico granata), ma anche grande brillantezza, ovvero il ritmo per calarsi al meglio in partita.
Ci sarĂ da lavorare a lungo su di lui, anche perchĂ© l’investimento non è certo stato marginale nella campagna trasferimenti di Cairo e Bava. L’ex Milan deve ancora scalare le gerarchie, ma il tempo è dalla sua.
Panchinaro fisso nel Milan che comunque è arrivato 2 posizioni e 5 p.ti davanti alla cairese l’anno passato.
Non è un fenomeno e ben si sapeva, peraltro raggiunta una forma accetabile non è certo scarso come Aina chiappe di ghisa.
Ma come si fa a giudicare Laxalt per quel poco o niente che abbiamo visto, spesso fuori posizione…mi sembra poco serio… Vorrei vederlo per un paio di partite almeno full time
Sono di Genova e i genoani mi hanno detto tutti che lui corre come un matto avanti e indietro, si impegna sempre, ma poi ha i piedi di ghisa e non azzecca un cross o una finalizzazione. Speriamo bene