Pochi minuti e qualche fischio: per Lukic un rientro senza troppe luci. La strada per farsi perdonare è ancora lunga
Confondere il perdono con un colpo di spugna che cancelli il “misfatto” della scorsa settimana sarebbe stato decisamente eccessivo e fuori luogo e per Lukic la sfida del Grande Torino ne è stata la dimostrazione. Se le scuse del numero 10 hanno contribuito a sancire la pace tra Sasa e il Toro, con la “sola” e ovvia conseguenza della perdita della fascia da capitano passata a Rodriguez, è altrettanto vero che il centrocampista non poteva certo aspettarsi di ritrovare da subito la titolarità. E infatti così è stato: la convocazione è arrivata, come anticipato dallo stesso Juric alla vigilia, ma contro la Lazio il posto occupato dal centrocampista è uno di quelli della panchina. “Mi sono piaciuti Ricci e Linetty a Monza e volevo dare continuità” – ha spiegato Juric a margine del pareggio contro i biancocelesti, tuttavia, è naturale pensare che dietro ci sia anche una questione di fiducia.
Con la Lazio ritrova il campo, ora deve riconquistare posto e tifosi
Nessuna punizione, quella è già arrivata con la revoca del titolo di Capitano, né tanto meno una ripicca: Juric non è certo il tipo. Ma è lecito pensare che non si voglia far passare il messaggio che bastino delle scuse per mandare nel dimenticatoio qualsiasi errore come nulla fosse. Insomma, perdonato sì, ma la fiducia va riguadagnata. Il tecnico in conferenza stampa ha sì apprezzato quanto fatto vedere da Lukic al momento dell’ingresso in campo, ma ha parallelamente elogiato il lavoro di Linetty che in queste prime due sfide ha senza dubbio convinto Juric a dargli più di una chance.
Una situazione che potrebbe complicare la vita del 10 del Torino che dovrà lottare non poco per riguadagnarsi il posto. E l’unica strada da percorrere per centrare l’obiettivo può essere soltanto quella di ritornare imprescindibile come lo è stato la scorsa stagione. Un ritorno in grande stile, insomma, che gli permetterebbe anche di ricucire lo strappo con la tifoseria. Una tifoseria che, come prevedibile e comprensibile, contro la Lazio non ha risparmiato qualche fischio all’indirizzo di Lukic, soprattutto nel momento dell’ingresso in campo. Ma che, nello stesso tempo, non gli ha negato nemmeno qualche applauso. Come dire che sì, l’atteggiamento di certo non è piaciuto, ma il rapporto non è del tutto compromesso. Insomma, al Grande Torino quello che è andato in scena è un rientro graduale e molto in sordina: il primo passo per la riconquista di fiducia e maglia da titolare. La strada non sarà in discesa ma la porta non è chiusa: dipenderà solo da Lukic.
Nell’ultima azione contro la Lazio, Lukic stava per combinare la frittata. Aveva perso palla dopo aver cincischiato; per fortuna, subito dopo, l’arbitro ha fischiato la fine.
Forza Sasa!!!
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Dalle sue espressioni ho notato il volto di un ragazzo frastornato.. sicuramente gestito male e consigliato peggio dal suo procuratore. Ne sta pagando le conseguenze, sia sincero soprattutto con se stesso e che lo accontentino se vuole veramente andare facendosi pagare il giusto e rimpiazzandolo con Ilic o Schouten.