Il serbo non è ancora tornato sui livelli della stagione passata. In vista di Napoli e derby serve una svolta della sua annata

Se mesi fa avessero detto che per qualità di prestazioni il centrocampista che si sta mettendo maggiormente sotto i riflettori nel Torino è Linetty (tenendo conto dell’infortunio di Ricci), molto probabilmente sarebbero partite gustose risate. Il polacco era tra i giocatori più fuori dal progetto tecnico di Juric fino a qualche settimana fa e ad oggi, approfittando delle assenze e della coperta corta, si sta prendendo le sue rivincite. Decisamente agli opposti la parabola che riguarda il suo attuale compagno di centrocampo, ovvero Sasa Lukic. Per il serbo doveva essere la stagione delle conferme. Della istituzionalizzazione nella storia recente del Torino, con tanto di fascia da capitano da ereditare dopo la lunga era Belotti. Un po’ per suoi comportamenti fuori dal campo e per demeriti suoi tecnici e del gruppo, una volta reintegrato in rosa, le cose stanno andando diversamente.

Il litigio e la perdita della fascia

Lo sgarro alla società, allargato anche al tecnico e ai delusi compagni, ha reso molto complicati i giorni di vigilia di campionato della squadra e di Lukic. Un colpo di scena troppo grosso in un’estate già di per sé tutt’altro che pacifica. A maggior ragione dopo la prestazione del primo turno di Coppa Italia con il Palermo, in cui si è già imposto per leadership e condizione fisica. L’esclusione dalla rosa in qualche modo porta ancora degli strascichi non indifferenti. Juric lo tiene fuori dalla trasferta di Monza. Troppo prematuro il suo reintegro, ma la risoluzione interna delle giornate seguenti lo conduce a giocare uno spezzone dell’esordio casalingo con la Lazio. Già da quella sgambata di 18 minuti, sembra che l’ambiente attorno a lui si sia piuttosto stravolto. L’uomo copertina ora deve conquistarsi di nuovo tutto. Della fascia non se ne parla, già dopo qualche giorno ben salda sul braccio di Rodriguez, ma sicuramente credibilità di fronte all’intero comparto Torino, dalla società ai tifosi, che non gli risparmiano qualche fischio. “Sta benissimo. Ha avuto un cortocircuito, ma come lavoro è eccezionale. Vuole riconquistarsi il posto” dice poi Juric nella conferenza stampa di vigilia con la Cremonese. Il tecnico continua invece col tandem Ricci-Linetty, concedendo soltanto cinque minuti al suo ex capitano.

Lukic, il Toro ha bisogno del centrocampista

Il duo funziona, se non si mettesse di mezzo la sfortuna. Ricci deve dare forfait alla gara di Bergamo con l’Atalanta, quando già aveva tastato il campo, nel riscaldamento. L’organico a centrocampo è quello che è e Juric si ritrova costretto a reintegrare a pieno titolo Sasa Lukic. Il serbo gioca tutti i minuti disponibili dell’incontro, senza però incidere, apparendo piatto alla necessità del Toro di rientrare in partita di fronte all’ira sportiva di Koopmeiners. Non a caso arriva la prima sconfitta della stagione. La volta seguente il Toro affronta il Lecce, con Lukic che ritorna titolare di fronte al proprio pubblico. E’ una formazione di Juric vittoriosa contro i salentini, ma di cui Lukic è fondamentalmente un corpo estraneo. La leadership è tutta da acquisire, in merito soprattutto alla fase di impostazione. Più che un valore aggiunto, il serbo svetta per qualche errore non da lui. Meglio nella trasferta di San Siro, in cui sottolinea la sua presenza principalmente in fase difensiva, grazie a un intervento salvifico su Lautaro Martinez.

Contro il Sassuolo ritorna nella sua versione apatica dell’ultimo periodo. Il dinamismo e la qualità messa all’opera nella stagione scorsa ancora non si è vista. Bisognerà dunque capire se i motivi di qualche suo passo indietro siano dettati da fattori ambientali, oppure da questioni tecniche. Quest’anno, alla luce delle diverse partenze che hanno interessato il reparto di centrocampo, ha molte più responsabilità sia di interdizione che creative. Il tempo scorre, le partite importanti chiamano e il Toro ha bisogno in fretta della crescita tecnica ed emotiva del suo numero 10.

Sasa Lukic
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ultimo aggiornamento: 19-09-2022


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mas63simo
1 anno fa

Semplicemente non è un leader !

ardi06
ardi06
1 anno fa

Diciamo che, oltre forse ad una condizione mentale non eccellente, senza l’aiuto dei centrocampisti che c’erano lo scorso campionato (popega, mandragora) e con in più ricci infortunato, fa molta fatica a mantenere gli standard dell’anno migliore che ha fatto, ovviamente lo scorso

James71
1 anno fa
Reply to  ardi06

Probabile anche per me (aver perso entrambi e non solo Pobega che sapevamo già dall’inizio che sarebbe tornato al Milan non è stato un bene nè per lui né per il Toro…), comunque vedremo a fine stagione per un giudizio definitivo

direibene18
1 anno fa

Il Torino ha bisogno di un PRESIDENTE DA TORO , e nn un PRESINIENTE DA fc .
Il resto viene da sé .

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