Alle 2:30 italiane, il Venezuela di Martinez ha sfidato il Brasile: 2-0 il successo verdeoro. Ieri missione compiuta per Benassi, Barreca e Lukic
Partita senza gloria per il Venezuela di Martinez, che alle 2:30 italiane ha sfidato il Brasile nelle qualificazioni ai Mondiali 2018: i verdeoro si sono imposti per 2-0, lasciando la selezione venezuelana ferma a soli 2 punti. Per l’attaccante del Toro, rimasto in campo per tutti i 90′, una prova senza particolari spunti offensivi, resa proibitiva dalla superiorità dei penta campioni del mondo: schierato in coppia con Rondon, nel 4-4-2 pensato dal ct Dudamel, ha trovato difficoltà nell’impensierire la retroguardia brasiliana. A decidere l’incontro, i gol di Gabriel Jesus e Willian.
Giornata invece ricca di soddisfazioni quella di ieri, per i granata chiamati a vestire le maglie delle rispettive nazionali: Hart ha chiuso ogni varco, consentendo alla sua Inghilterra di uscire indenne dalla trasferta in terra slovena, e di raggiungere quota 7 punti nel suo girone. Missione compiuta per l’Italia Under 21 di Benassi e Barreca: gli azzurrini di Di Biagio hanno pareggiato 0-0 a Kaunas contro la Lituania, ottenendo il punto che serviva per approdare agli Europei del 2017. Per Benassi, altra partita disputata da capitano, a conferma delle sempre crescenti qualità di leadership del centrocampista granata. Bene anche Barreca, che dopo quella del Toro, è intenzionato a fare sua anche la fascia azzurra.
Obiettivo centrato anche per la Serbia di Sasa Lukic, che sconfiggendo 3-1 la Slovenia (con tripletta di uno scatenato Djurdjevic), ottiene l’ambita qualificazione ai prossimi europei di categoria: per il centrocampista del Toro partita disputata in cabina di regia, minuti preziosi che aumentano la sua esperienza in campo internazionale.
Ma se in uno di questi viaggi intercontinentali rimanesse al check in, qualcuno reclamarebbe il pacco?
A proposito di scassare…….
Martinez dopo avere fatto un gol da un metro in coppa america è diventato anche arrogante e scassa i cabasisi ai compagni come ibra. Per me è un no