Continua a brillare Nemanja Radonjic nonostante i brutti risultati del Toro; il serbo ora è a tutti gli effetti insostituibile
41 giorni, poco più di un mese. In questo lasso di tempo si può dire che sia cambiato tutto all’interno della testa di Nemanja Radonjic. Dopo il triste episodio nel derby contro la Juventus in cui è stato coinvolto con Juric, qualcosa è scattato dentro il serbo, il quale è rientrato in campo con più grinta e ferocia. L’allenatore proprio nel post partita contro i bianconeri, da rassegnato, si lamentava del fatto di non essere riuscito a farlo diventare un calciatore. Radonjic, però, un calciatore lo è e anche forte. Le ultime prestazioni lo dimostrano. E, anzi, in questa fase è il calciatore più in forma della rosa granata. Sembrano frasi paradossali ma è la realtà, frutto di quello visto in campo nelle ultime prestazioni. Radonjic, rientrato dopo i problemi con Juric è riuscito addirittura a convincerlo di lasciare in panchina Vlasic, suo fedelissimo, in un match importante contro la Roma.
Come cambiano gli schemi di Juric?
Adesso cambia proprio tutto per Juric. Il tecnico croato, che a lungo nella prima parte di stagione ha utilizzato l’ex Marsiglia come una sorta di 12° uomo il quale entrava sempre dalla panchina, ora vede Radonjic come un titolare a tutti gli effetti. A fargli spazio, paradossalmente, potrebbe essere proprio Vlasic. L’ex West Ham, infatti, non solo non segna addirittura dal 9 novembre, ma sembra aver perso completamente la forma a tal punto da esser messo in dubbio il proprio riscatto. L’ingresso in campo da mezzala contro la Roma, inoltre, può anche essere un indizio del fatto che per lui nella trequarti non ci sia più posto e, quindi, bisogna trovare un’altra posizione.
Ho visto giocare Martin Vasquez e Scifo assieme Lentini. Poi sono passato al magico trio BVB Baselli, Vaso di fiori, Benassi e ora non faccio nemmeno il minimo sforzo di capire come si possa parlare di questo giovanotto nei termini di un mezzo fenomeno. Parametri di valutazione oramai devastati dal… Leggi il resto »
concordo, il diciottennio cairozoico ha generato, oltre ad altre mille brutture, anche questa: il passaggio dal palato fine alla fine del palato
Giocatorino, come Pellegri, Seck, Karamoh… tutti vorrei ma non posso, ogni tanto due partite bene, due benino, poi addio per mesi. Una volta erano i classici profili che in B furoreggiavano, poi messi in A sparivano. Il livello drammaticamente sceso, soprattutto dall’ottavo posto in poi, ne ha fatto giocatori da… Leggi il resto »
Fino ad adesso Radonjic ha fatto il fenomeno solo con le squadrette, anche con la Roma non ha brillato.
Poi quando si innamora del pallone è veramente odioso