Ola Aina, in crescita nel pre-campionato, ha conquistato un posto nel Torino di Juric. L’unica macchia resta la reazione ai fischi
Chi non muore si rivede ed è proprio questo il caso. Dopo una stagione in prestito al Fulham, Ola Aina è tornato alla base dove ad accoglierlo c’era Ivan Juric. Il tecnico lo ha inserito nella lista dei giocatori da valutare durante il ritiro e così è stato. L’esterno ha dimostrato di poter dire la sua, conquistandosi un posticino tra le conferme del croato, che non ha perso occasione di testarlo. L’ultima è arrivata contro la Cremonese nel match valido per il primo turno di Coppa Italia. L’ex Chelsea si è reso autore di una prestazione positiva, macchiandola però nel finale.
Aina verso il terzo anno sotto la Mole
Approdato in granata nel 2018, Aina ha reso bene alla sua prima stagione in Serie A. Il calo è arrivato poi con quello che ha coinvolto anche il resto della squadra. Il giocatore di origini nigeriane ha quindi cambiato destinazione, tornando nella sua madre patria e si è rivelata la scelta giusta. Al Fulham è rinato ma il suo apporto alla squadra non è stato sufficiente a consentire alla squadra di restare nella massima serie inglese. Il Torino ha optato per farlo tornare sotto la Mole e lasciare a Juric l’ultima parola.
E’ in crescita, ma la reazione verso i tifosi è stata scomposta
Nel suo modulo, il croato sfrutta i giocatori che operano in fascia e può perciò essere una grande occasione di rilancio per l’ex Hull City, soprattutto data la precarietà dello stato di forma di Cristian Ansaldi. Gli consentirebbe infatti di avere la continuità necessaria a crescere, cosa in parte già avvenuta rispetto a quanto visto durante il ritiro. Aina dovrà però essere più bravo a farsi scivolare addosso le critiche. La buona prestazione contro la Cremonese non cancella la reazione avuta nei confronti dei tifosi, che lo hanno sì fischiato a causa di alcuni errori, ma sono anche stati pronti ad applaudirlo quando necessario. Il lavoro, se costante e fatto bene, verrà ripagato e soprattutto elogiato.
È entrato in partita dopo la superiorità numerica………da lui procurata. Pensa un po’.
I fischi a Verdi e Aina ad ogni tocco di palla sono ignoranza pura…. I tifosi si dovrebbero scagliare contro Cairo e non contro chi indossa la maglia, fermo restando che Aina e Verdi nella rosa attuale non sono dei peggiori e in Coppa Italia sono stati addirittura i migliori… Leggi il resto »
Cambia pusher dammi ascolto
Aina ha corso per 120 minuti, si è sempre proposto in sovrapposizione ed è stato attento in fase difensiva, poi ovvio che messo a sx ha trovato difficoltá in alcuni controlli quando Singo dopo due sgroppate è sparito dai radar. Verdi dal suo ingresso ha messo 4 volte Vojvoda davanti… Leggi il resto »
Ma se sei il primo a dirne di ogni suoi giocatori e soprattutto su Belotti per cui provi talmente tanto odio da sembrare che sia il tuo fratello realizzato
I tifosi che invocano rispetto senza dare rispetto, non meritano rispetto. Aina ha sbagliato solo ed unicamente perchè contro gli ignoranti le parole non servono.
ho sentito fior di professionisti,tra avvocati,commercialisti,medici,imprenditori,lasciarsi andare allo stadio,lascia stare ignoranza altrui ed ipocrisia tua.
Una societa normale intervenive e metteva i puntini sulle “I”
Evidentemente anche tra i professionisti, nonostante il titolo di studio e le frequentazioni, pullulano gli ignoranti. Le società sono (sarebbero) costrette a controllare la comunicazione dei propri tesserati solo ed unicamente per non averne un danno dato che non c’è speranza di interlocuzione con chi, per il solo fatto di… Leggi il resto »