Intervista a cuore aperto per Bremer all’amico giornalista Andresinho Marques tramite una diretta Instagram, per raccontarsi a 360 gradi

Tra i piĂą in forma al momento nel Torino c’è senza dubbio Gleison Bremer, che con il Genoa ha segnato il suo primo gol in Serie A, valso il ritorno alla vittoria ai granata. Sulla cresta dell’onda, ha scelto di aprirsi in un’intervista fatta dall’amico giornalista Andersinho Marques attraverso una diretta Instagram. Sono molti i temi affrontati, con il brasiliano che ha risposto anche a qualche comanda dei tifosi. Primo argomento affrontato le sue origini ed il primo approccio con il calcio: “Sono partito dallo stato di Bahia, dove mio padre aveva una fattoria. Da ragazzino lavoravo tanto per dargli una mano, anche badando agli animali che allevava: vitelli, mucche, maiali. Lui non mi ha mai fatto mancare niente e se oggi sono qui è merito suo. Un amico di mio padre faceva il procuratore, grazie a lui ho fatto diversi provini nelle squadre dilettantistiche di San Paolo. Partendo dal Desportivo Brasil sono arrivato al San Paolo, dove ho vinto un paio di campionati giovanili giocando con gente come David Neres. Poi il salto all’Atletico Mineiro: un anno e mezzo tra Under 20 e prima squadra, infine la chiamata del Torino.

Il brasiliano sul Toro: “Mi aiutò Ichazo”

Bremer ha poi proseguito parlando dell’arrivo al Torino e delle difficoltĂ  iniziali: “L’inserimento in gruppo non è stato facile perchĂ© non conoscevo l’italiano, ma mi aiutò molto il secondo portiere, Ichazo, che mi faceva da interprete. Non ho giocato per molto tempo e non ero certo contento, ma Mazzarri mi ha sempre detto di pensare ad imparare la lingua e la tattica, perchĂ© il calcio brasiliano e quello italiano sono molto diversi. Mi ricordo che Sirigu mi diceva di star zitto e lavorare senza fare polemiche, che il mio momento sarebbe arrivato. Mazzarri mi ha sempre detto che questa sarebbe stata la mia stagione“.

E Mazzarri, che confida in lui, aveva ragione: “Ho vissuto l’Europa League da protagonista e sto giocando parecchio. Ma so che devo migliorare ancora molto. A farmelo capire è stato anche il derby perso contro la Juventus: di fronte mi sono trovato uno come Higuain. Pochi anni fa lo ammiravo in televisione, ora l’ho marcato nel derby di Torino. Non sono al livello di giocatori del genere, ma lavorando duro posso arrivarci. E l’altro obiettivo è di giocare le Olimpiadi con il Brasile Under 23: so che mi seguono, Lyanco è il capitano. Lui è forte, siamo giovani, insieme possiamo stare al Torino per tre-quattro anni almeno-“.

Bremer: “Pur di giocare mi va bene anche fare… l’attaccante”

Il difensore ha poi parlato del momento che la squadra sta attraversando: “Siamo partiti bene, con le prime due vittorie, poi siamo calati ma ora ci stiamo riprendendo. Col Genoa è arrivato il mio primo gol in Italia: è stato pazzesco, tante immagini mi sono passate per la testa e poi sono andato a festeggiare con il fisioterapista Gianluca, che – non so come – aveva previsto che segnassi. Ora dobbiamo affrontare ogni partita come se fosse una finale: crediamo ancora di poter lottare per l’Europa League.”.

Sul ruolo a lui piĂą adatto ha detto: “Centrale o terzino? Pur di giocare mi va bene anche fare l’attaccante. Sicuramente tra una cosa e l’altra cambia molto. Da centrale bisogna guidare la difesa, da terzino devi solo pensare alla fascia di competenza”.

Il difensore: “Mi trovo bene soprattutto con Baselli e Ansaldi”

Bremer ha parlato del rapporto con alcuni compagni: “Nkoulou è un giocatore pazzesco. Credo di aver visto pochissimi difensori con la sua tecnica. E poi è un grande leader. Mi dice sempre che devo parlare di piĂą in campo, che bisogna comunicare nel modo giusto. Mi trovo bene soprattutto con Baselli e Ansaldi: insieme a Cristian preghiamo sempre prima delle partite. Belotti? Capitano vero, parla poco ma si fa sentire. L’anno scorso giocavamo sempre contro nelle partitelle degli allenamenti perchè lui era ovviamente nei titolari e io tra le riserve. Sì, qualche bottarella gliel’ho data. Poi c’è il nuovo direttore sportivo, Bava, mi parla sempre molto e mi dice in modo schietto quello che pensa”

Ha poi spiegato il suo rapporto con la religione, molto importante per lui e della moglie: “Sono cristiano evangelico, ho trovato una chiesa brasiliana qui a Torino, con un pastore che è un caro amico, con lui parlo di tutto e mi segue sempre. E poi c’è mia moglie Deborah, una ragazza d’oro, la mia spalla nei momenti piĂą difficili. Ci conosciamo da quando avevamo cinque anni e ci siamo sposati due anni fa. Per ora siamo in tre: io, lei e il mio cagnolino. Magari tra un paio d’anni arriverĂ  un figlio“.

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ultimo aggiornamento: 03-12-2019


21 Commenti
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vecchiamaniera
4 anni fa

Ma guarda un po’..MAZZARRI PERDENTE!

Giankjc (piĂą Toro e meno guinzagli&collari)

ChissĂ  cosa avrĂ  invece detto a Bonifazi…..?

Sergio (Plasticone69)

Se lo dice mazzarri mi fido.

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