Il dt granata ritrova il difensore, che ai tempi della Spal aveva acquistato proprio dal Torino pagandolo ben 11 milioni di euro
Mancano ormai solo tre giorni al ritorno in campo del Torino. I granata ripartono dopo la pausa per le nazionali affrontando il Lecce di Luca Gotti, una squadra affamata e molto giovane. I salentini hanno cambiato molti elementi nel corso della sessione estiva di calciomercato, vendendo qualche giocatore importante ma sostituendolo con giovani di talento ed elementi di esperienza, come Kevin Bonifazi. Il difensore 28enne è arrivato dal Bologna in prestito con diritto di riscatto, e domenica ritroverà il Torino, squadra con cui è cresciuto.
L’esperienza di Bonifazi al Torino
Il classe ’96 è arrivato a vestire la maglia granata nel 2014, dopo il fallimento del Siena. L’ex responsabile del settore giovanile Massimo Bava lo prese a parametro 0, permettendogli di crescere nella Primavera del Toro prima del salto in prima squadra. Con l’Under19 Bonifazi vinse uno Scudetto, quello della stagione 2014/2015, e poi venne promosso tra i grandi. Lì mise insieme solo 14 presenze, e a partire dall’estate 2015 iniziò per lui una serie di prestiti culminata nelle tre esperienze alla Spal. I ferraresi, il cui direttore sportivo era Vagnati, decisero di acquistarlo dopo 3 stagioni, spendendo per lui addirittura 11 milioni di euro.
La carriera di Bonifazi
Questa cifra lo classifica ancora oggi come 2° acquisto più oneroso della storia del club, ma la spesa non fu pienamente ripagata dalle sue prestazioni. Bonifazi è infatti stato subito ceduto in prestito all’Udinese, dove ha giocato da titolare. La stagione dopo, però, la Spal ha deciso di cederlo, con il Bologna che ha offerto poco più di 5 milioni di euro. Da lì, anche a causa di diversi infortuni, la sua carriera è entrata in una fase calante: prima il prestito al Frosinone, con cui ha giocato poco ed è retrocesso in Serie B, adesso quello al Lecce. Il Salento è la nuova scommessa di Kevin, quel ragazzo che circa 10 anni fa entrava nel settore giovanile granata con tanti sogni nel cassetto, ormai quasi tutti svaniti. Tornare in Piemonte, e allo Stadio Olimpico Grande Torino, stimolerà certamente sentimenti diversi dal solito in lui.
non capisco di cosa ti lamenti … grazie a questo magnifico e pulitissimo modo di operare della cairese, hai potuto usufruire di grandi allenatori per la Primavera come Cottafava e Scurto, di un grande medico sociale come Minafra, di un lungimirante capo-scouting come Specchia, di un campione di vita e… Leggi il resto »
Se poi ricordo bene l’anno dopo il fenomeno vagnati approdo’ da noi….
4 mesi dopo….
All’epoca erano parecchi quelli si stracciavano le vesti per la vendita di un tassello “fondamentale” per il Toro del futuro. Questo lo ricordo bene. Il tempo, che è sempre galantuomo, ci racconta altro.
Si, ma se lei scrive queste cose, diventa un provocatore. Sul ragazzo io ricordo che era piuttosto lanciato e titolare della U21 italiana. Era i8n effetti un buon prospetto ma non valeva di certo 11 milioni, come nemmeno 1/2 come scritto da qualcuno sotto. Ma quello che mi fa pensare… Leggi il resto »
Veramente all’epoca della cessione si trovava ai margini ed era già piuttosto evidente il tipo di carriera che avrebbe fatto…