Si cerca difensore rapido, prosegue la trattativa. Ieri l’episodio: guida in stato di ebbrezza, multa in arrivo. Il Toro aspetta e valuta Ajeti
Domagoj Vida non è certo un nome nuovo in casa granata. Il Toro sta già pensando al calciomercato, d’altra parte, perché è intenzionato a rafforzare la squadra in quel reparto, la difesa, dove ha mostrato di avere le lacune più grandi. Non una bocciatura nei confronti di chi già c’è, ma, si sa, le squadre hanno sempre bisogno di rinnovarsi, e Mihajlovic aveva già fatto intendere alla dirigenza granata che un centrale rapido, da aggiungere alle carte che già ha a disposizione nel suo mazzo, sarebbe stato sicuramente utile. Di qui, la ricerca del Toro, già per gennaio, era andata soprattutto verso l’estero, e qui sembra orientata a rimanere: difficile, infatti, pensare di riuscire a fare affari in – si spera – piena corsa Europa con le altre squadre di Serie A, possibili concorrenti. Ecco perché l’attenzione è andata oltre confine, tra giocatori già affermati e altri che, invece, possono avere un ottimo futuro.
A questa seconda categoria appartiene Simon Falette del Metz, alla prima invece c’è proprio il centrale croato classe ’89, che il Toro aveva già trattato in agosto. Era stato cercato, Vida, giocatore della Dinamo Kiev, per rimpiazzare Maksimovic. Arrivò, alla fine, Rossettini, con Ajeti (acquistato in fretta e furia da Petrachi a inizio stagione) che pareva bocciato e con Bovo tolto dal mercato. Sicuramente, ci fu un po’ di confusione, ma poco per volta i meccanismi si sono perfezionati. Rimandendo ancora perfettibili. Ecco perché, ancora, il nome di Vida resta in orbita Toro.
E la scorsa settimana, il giocatore è rimasto vittima di un brutto episodio, che potrebbe compromettere la sua permanenza alla Dinamo. Di ritorno da una festa, Vida è stato trovato alla guida della sua auto con lo stato alcolico di ben 5 punti sopra il limite. “Ora è con la Nazionale“, ha dichiarato il suo allenatore Rebrov, “ma se fosse tutto confermato, verranno presi provvedimenti“. C’è aria di tempesta, e un suo addio già a gennaio, nonostante le 12 gare disputate e le 2 reti segnate, potrebbe non essere più così improbabile. Servono almeno 8 milioni, ma prima il Toro vuole valutare chi ha già in casa.
Segnatamente, proprio Ajeti: l’ex Frosinone aspetta la sua occasione, e vuole convincere Mihajlovic. Sta sempre meglio, entro Natale sicuramente avrà la possibilità di mettersi in mostra. Se dovesse convincere, allora il Toro potrà mordere il freno, e aspettare. Magari addirittura fino all’estate, concentrandosi in inverno, nel caso, su colpi in prospettiva, da far maturare con calma. E poi c’è sempre Bovo, il cui contratto scadrà la prossima estate ma che potrebbe lasciare prima (difficile il rinnovo), qualora arrivasse l’offerta giusta già a gennaio. Il Toro è al lavoro: si informa, ma intanto guarda anche in casa propria. Con particolare attenzione alla difesa.
Scusate,non ho capito…otto milioni per un centrale che beve?Ovvio tutto con il beneficio dell’ultradubbio,ci mancherebbe altro,ma io mi tengo Ajeti,punto.
Vida o non Vida.. Qualcuno di spessore in difesa va preso!
Infatti! Non era Vidal quello che beveva e andava in giro a fare danni?
Questo mi sembra più un profilo da gestore di vini&oli. Vintage