Per la prima volta da quando è iniziato il campionato, il Torino ha aperto il Filadelfia ai tifosi: applausi ma anche critiche, proprio come in una casa
C’erano bambini con la maglia di Belotti, ragazzi e ragazze che si sono presi una pausa dallo studio, uomini e donne da poco usciti dal lavoro. E poi c’era anche chi, con qualche capello bianco in testa, al Filadelfia era abituato ad andarci giorno dopo giorno, che nel cortile scambiava magari quattro parole con gente come Ferrini, Pulici e Junior. C’erano circa trecento cuori granata a guardare l’allenamento e a scambiarsi opinioni sul Toro, sull’allenatore, sui giocatori e altro ancora. C’erano, perché la giornata di ieri appartiene già al passato, ma speriamo che ci saranno anche in un futuro non troppo distante, perché il Filadelfia chiuso non può stare. Non è la Sisport.
Filadelfia, pochi allenamenti a porte aperte
Non si può dimenticare il lavoro fatto da quei volontari che lo hanno pulito e curato come meglio potevano negli anni dell’abbondano. Non si può dimenticare neanche il fatto che se è rinato è anche merito dei tifosi. Non si può neppure dimenticare che è stato in gran parte ricostruito con i soldi dei cittadini di Torino e degli abitanti del Piemonte (3,5 milioni li ha stanziati infatti il Comune, altri 3,5 la Regione, 1 il Torino attraverso la Fondazione Mamma Cairo). Eppure, da quando il nuovo Filadelfia è stato inaugurato, gli allenamenti aperti ai tifosi sono stati davvero pochi.
E’ vero che in tutta Italia è praticamente impossibile trovare una squadra di calcio i cui allenamenti siano sempre aperti ai tifosi, ma non pensiate che ovunque sia così: avete presente l’Ajax che nella scorsa stagione, oltre a vincere il campionato olandese, ha stupito in Champions League arrivando fino alla semifinale dopo aver eliminato squadre come il Real Madrid e la Juventus? Ecco, per quell’Ajax allenarsi a porte aperte è la normalità. Lo ha fatto anche nella seduta di rifinitura alla vigilia della partita dell’Allianz Stadium, il giorno dopo ha poi dato una lezione di calcio a Cristiano Ronaldo e compagni, vincendo e dominando in casa di quella Juve che per il Torino sembra imbattibile (una sola vittoria negli ultimi 25 anni).
E’ allora davvero così indispensabile blindare il Filadelfia come fosse l’Area 51? Extraterrestri da nascondere ieri nessuno ne ha visti. Si sono però visti uomini, donne e bambini con tanta voglia di Toro. Ci sono stati applausi per i giocatori, ma anche qualche critica a Mazzarri e una bonaria tiratina d’orecchie a Izzo, reo di aver esagerato nello stare a terra nel derby dopo la gomitata di Ronaldo (che, a dirla tutta, non sembra proprio un colpo da ko). E’ avvenuto insomma quello che avviene in una famiglia, all’interno di un casa. In fondo il Filadelfia è la Casa del Toro, inteso come società, squadra ma anche tifosi.
Io sono convinto il Filadelfia debba rimanere aperto e sono con Lovi in questa battaglia. Il Toro è della sua gente e se retrocederà o non arriverà in Europa per colpa delle “porte aperte”…amen. Però le porte restino aperte. I tifosi non devono essere clienti, ma piuttosto devono essere parte… Leggi il resto »
Si è verificato un fatto nuovo ieri per l’Effecì, a cui non era abituato: la contestazione in piemontese di un vecchio tifoso granata. E’ bastato questo tifoso per fare intervenire l’addetto stampa e uno steward per zittire il burbero rimbrotto a Mazzarri. Signori dell’Effecì, prendete buona nota, perché non avendo… Leggi il resto »
concordo. del resto ho scritto cose simili pi sotto
Se non è costantemente aperto non dovrebbe nemmeno chiamarsi Filadelfia.
Il Tempio chiuso è un ossimoro.
questo è giusto